martes, 28 de abril de 2009

Chi sono gli Etruschi?


Gli Etruschi fanno una delle civiltà più interessanti e curiose che io abbia mai studiato. Di questo popolo preistorico che si è stabilito al centro nord dell’attuale peninsola italica non si sanno molte cose con certezza, anche perché c’è attorno loro quest’aria di misteriosità e di cose oculte. Con certezza si sa che erano delle persone molto lavoriose, molto attenti ai mestieri; vivevano della caccia, la pesca e la agricoltura, di essa producevano sopratutto diversi tipi di cereali e grani, questo perché sapevano delle proprietà e dei benefizi per la salute dei grani, che mangiavano per avere forze per continuare con i loro mestieri.

Nella civiltà Etrusca la donna prendeva un ruolo protagonico, era molto più libera della donna romana o delle donne di civiltà contemporanee; a la donna si permetteva di portare pochi abbigliamenti, invece esse preferivano portare dei gioelli, anelli, catene e altre cose molto ostentose. La donna aveva anche un ruolo político e famigliare molto importante, perché se l’uomo mancasse dell’immagine famigliare, la donna poteva prendeva la posizione dell’uomo, cioè poteva prendere decisioni e amministrare le possessioni del marito.

Per quanto riguarda l’arte prodotta da questa civiltà, si devono accentare le pitture e l’architettura, che normalmente rappresentavano scene delle loro credenze religiose, perciò le immagini si facevano sopratutto nelle tombe. Di queste manifestazioni pittoriche rimangono la famosa Tomba dei Leopardi, e la Tomba di Triclinio, che, fra altre, costituiscono il patrimonio artístico più importante rimanente dai periodi antichi. L’architettura degli Etruschi non era meno importante, c’era la stessa tematica funeraria e l’idea della comodità nelle tombe per poter essere comodi nell’aldilà. Fra le tombe più importanti ci sono Le tombe a Edicola e le Tombe a Tumulo.

Una cosa che mi sembra molto curiosa degli Etruschi sono le loro credenze religiose e superstiziose, per loro, l’aldilà era molto importante, e perciò la loro ossessione con le tombe ben fatte; anche loro sentivano venerazione per i fulmini, ne pensavano che erano segni divini e ne fecero una scienza di studio. Lo studio dei fulmini gli indicava dalla loro produzione agrícola allo stato di animo dei dei; dipendendo dal giorno, l’ora’ il luogo in cui cadeva il fulmine, il colore e altre caratteristiche potevano dire se i dei erano arrabiati o se solo volevano avvertirgli di qualche cosa.

La lingua e la letteratura eraro invece molto limitate, l’alfabeto etrusco era molto diverso ad altri alfabeti contemporanei, si dice inoltra che non ebbe rapporto con nessun altra lingua. Gli etruschi usavano questo alfabeto sopratutto per fare scritti funerari di poche parole, circa cinquanta; sono pochi gli scritti che hanno più di cinquanta parole, i più importanti sono La mummia di Zagabria, Il Cippo di Perugia e Le lamine di Pyrgi, che se non erano scritti religiosi e di venerazione a diversi divinità erano scritti giuridici che indicavano diverse regole alle persone che posedevano qualche propietà.

Io credo che c’è molto rapporto con lo stile di vita degli Etruschi e qualche abitudini degli Italiani, anzi con le abitudini di diversi paesi. Prima di tutto c’è questa strana tendenza superstiziosa degli Etruschi, credevano a diverse cose, forse un po’ strane, ma se ci pensiamo un pochino, il popolo italiano si trova frai i più superstiziosi al mondo, allora è pratticamente un fatto che tante di queste credenze attuali degli Italiani vengano dalle credenze originali degli Etruschi. Fra le credenze più curiose o caratteristiche degli Italiani se ne trovano parecchie che hanno da vedere con gli specchi; particolarmente credo che qua ci sia un rapporto diretto con gli Etruschi perché siccome loro furono i primi a usare gli specchi, forse loro furono anche i primi a suporre diverse qualità oculte di questi oggetti, que sono passate anche ai Romani e posteriormente agli Italiani e altre civiltà.

Un’altra cosa interesante è che gli Etruschi furono i primi a produrre la pasta, che adesso è il cibo più caratteristico della peninsola, mangiato da tanti Italiani, ed è anche uno dei cibi più internazionali, che si mangia dalla Cina, agli Stati Uniti al Venezuela. Questa difusione della pasta viene, immagino, da diverse civiltà a cui è passata nei tempi degli Etruschi.

Fra queste ci sono diverse altre caratteristiche interessanti che adottarono diverse civiltà ma che furono prima abituali nel popolo etrusco; dal loro rapporto con l’aldilà al ruolo così independente delle donne, molto precoce, se si vuole, e che ha cambiato la maniera attuale di attegiarsi delle donne sino ai nostri giorni. Elencare tutti questi rapporti sarebbe forse un po’ ambizioso adesso, ma non ci si può andare avanti senza accorgersene bene e senza avere un senzo della loro importanza nelle civilità moderne. Per concludere devo dire che il popolo Etrusco è abastanza interesante e forse non sapremo tutto su di loro, anche per lo misterioso della loro civiltà, tuttavia e un mestiere abbastante interesante collegarsi con loro e imparare in quante maniere diverse loro hanno modulato lo stile di vita degli Italiani e di diversi popoli in tutto il mondo, fra questi il nostro stesso popolo venezuelano.


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